“Denatalità, povertà, PIL in calo e giovani in fuga, è un lento declino. Aprire una vertenza con Roma per salvare la regione”
“La Basilicata è nel baratro e i dati lo confermano. È il momento di aprire una vertenza con Roma”. È quanto afferma Angelo Chiorazzo, vicepresidente del consiglio regionale della Basilicata e rappresentante di Basilicata Casa Comune, commentando i più recenti allarmi provenienti da SVIMEZ, Caritas e Il Sole 24 Ore.
Secondo Chiorazzo, i numeri delineano un quadro drammatico: denatalità ai minimi storici, povertà crescente, lavoro precario e un PIL in caduta libera. “Il crollo demografico, come evidenziato anche dal Ministro Giorgetti, non è solo un problema sociale, ma ha riflessi sul debito pubblico e sulla sostenibilità dell’intero sistema di welfare. La Basilicata registra uno dei tassi di natalità più bassi d’Italia ed è ormai schiacciata da spopolamento e marginalizzazione”.
Il Rapporto SVIMEZ segnala una delle peggiori performance economiche tra le regioni italiane, mentre la Caritas evidenzia un aumento preoccupante della povertà assoluta e del cosiddetto lavoro povero. Un contesto che, secondo Chiorazzo, richiederebbe risposte tempestive e strutturali, ma che invece trova nella Giunta Bardi “una totale assenza di visione”.
“Le comunità si svuotano, i giovani emigrano e intanto le royalties petrolifere vengono gestite come spesa corrente, spesso per tamponare emergenze sanitarie. Serve invece una strategia di lungo termine per trasformarle in sviluppo duraturo, lavoro stabile e opportunità per il territorio”, incalza.
Tra le proposte avanzate, Chiorazzo suggerisce l’apertura di una vertenza istituzionale con il Governo nazionale e il rilancio della strategia nazionale per le aree interne, attraverso misure fiscali, riforma dell’ISEE e strumenti premianti per famiglie e imprese virtuose.
“Il Consiglio regionale deve finalmente discutere le proposte già depositate, troppe volte ignorate. Siamo pronti a collaborare anche con la maggioranza, se davvero si vuole salvare la Basilicata dal declino”, aggiunge.
E conclude con un appello accorato: “Senza una svolta immediata, la Basilicata rischia l’estinzione. I numeri parlano chiaro e ci dicono che il tempo dell’inerzia è finito”.
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