Mesagne, il caso Haggis porta alla rinuncia: “nessuna festa da celebrare”

MESAGNE – Il caso Paul Haggis, il regista canadese premio Oscar ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale, rischia di mettere a rischio alcuni eventi legati dell’Allora Fest che sarà presentato domani.  Come noto, Mesagne era stata scelta per ospitare la premiazione dell’evento di cinema internazionale organizzato a Ostuni e che vede la partecipazione di attori e registi di fama mondiale. Eppure, come comunicato dal sindaco Toni Matarrelli, la città messapica ha rinunciato ad ospitare il galà.

“La consideravamo una grande festa e ci siamo preparati a lungo per organizzarla nel migliore dei modi, ma – scrive il sindaco e presidente della provincia – gli eventi giudiziari delle ultime ore hanno ribaltato questa prospettiva convincendoci che in questo momento non ci sia alcuna festa da celebrare. Nel momento in cui si ipotizza che una giovane donna abbia subìto violenza, qualsiasi altra vicenda passa in secondo piano. Riteniamo dunque opportuno annullare il galà di premiazione in programma a Mesagne, esprimendo solidarietà alla presunta vittima della violenza, auspicando altresì che la giustizia possa fare al più presto piena luce sulla gravissima vicenda giudiziaria che vede coinvolto il regista Paul Haggis”.

Canadian director Paul Haggis poses before the ‘Masterclass’ during the Roma Fiction Fest in Rome, Italy, 14 November 2015. The festival runs from 11 to 15 November. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Insomma, nessun giustizialismo, ma Mesagne rinuncia a qualsiasi forma di partecipazione all’Allora Fest che, dopo il rinvio di un giorno, sarà presentato domani mattina a Palazzo Roma di Ostuni.

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