Da questa condotta sgorga acqua da corca vent’anni. E rimane lì, si disperde, viene letteralmente buttata via. Ed è acqua già affinata dal depuratore consortile di Martano e Carpignano Salentino. Una storia complicata, che come spesso accade è frutto di inerzia della politica e della burocrazia. Quando nel 2002 venne infatti realizzato l’impianto era possibile immettere acqua direttamente nella falda ma in quel frangente cambiò il codice dell’Ambiente e qui rimase tutto così. Ora la storia sembra stia per cambiare rotta. Un finanziamento individuato dalla presidenza del consiglio della Regione consentirà di realizzare 1800 chilometri di condotta irrigua per portare acqua ai campi per circa 1500 ettari. E qui saranno rimesse in funzione le trincee drenanti. I lavori sono stati già appaltati: tra 200 giorni prevista la consegna
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