Giovanni De Benedictis, travolto e ucciso mentre era in bicicletta

Capurso: Ultimo saluto a Giovanni De Benedictis, vittima di auto pirata

Saranno celebrati domenica 28 maggio, alle ore 11.30 nella chiesa San Francesco da Paola di Capurso (Bari), i funerali di Giovanni De Benedictis, 77enne vittima del tragico e gravissimo investimento pirata di venerdì 26 maggio sulla SP 240 Rutigliano-Conversano, che stava percorrendo in bicicletta in direzione Conversano.

La Procura di Bari, che ha aperto un procedimento penale per omicidio stradale con l’aggravante della fuga e dell’omissione di soccorso, di cui dovrà poi rispondere il conducente di una Mercedes Classe A di colore grigio, che ha travolto l’anziano per poi dileguarsi, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma, ricomposta nell’obitorio del cimitero di Capurso, dato che la vittima è deceduta unicamente per le gravissime lesioni riportate in seguito all’incidente.

Imbianchino in pensione, De Benedictis era un grande appassionato di ciclismo e cicloamatore: in ottima forma, si stava allenando in sella alla sua bici da corsa come faceva quasi ogni giorno.

L’autorità giudiziaria ha subito concesso il nulla osta alla sepoltura dando la possibilità alla famiglia di fissare la data delle esequie, che saranno partecipatissime.

De Benedictis era conosciutissimo a Capurso e la sua fine terribile ha destato profonda commozione e unanime sdegno: saranno in tantissimi a volergli tributare l’ultimo saluto e stringersi attorno ai familiari, doppiamente distrutti dal dolore per l’improvvisa perdita e per il modo “criminale” con cui è avvenuta.

Chiediamo una giustizia esemplare per mio padre – ha detto Vincenzo De Benedictis, figlio di Giovanni -. “La tragedia di cui è rimasto vittima è di una gravità assoluta. Primo, perché mio papà stava percorrendo la Provinciale, che conosceva come le sue tasche, rigorosamente a bordo strada e al di là della linea che delimita la carreggiata perché era estremamente prudente. È stato di fatto tamponato dall’auto pirata che sopraggiungeva dalle sue spalle; secondo, perché il guidatore doveva procedere a una velocità spropositata: mio padre ha fatto un volo di 25 metri; terzo perché non è accettabile che chi ha causato con enormi responsabilità un incidente del genere non si fermi a prestare soccorso e lasci un povero pensionato esanime sull’asfalto, al suo destino. Sappiamo che i carabinieri di Rutigliano, che ringraziamo per l’impegno, sono sulle sue tracce: speriamo di ricevere presto la buona notizia dell’individuazione. Una condotta che va perseguita con ogni mezzo, per la memoria di mio papà e per la pubblica sicurezza, bisogna dare un segnale forte di tolleranza zero a queste condotte sulla strada”.

Per ottenere giustizia, i familiari del 77enne saranno assistiti dallo Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, oltre che dall’avvocato penalista Aldo Fornari del Foro di Bari.

“Studio3A profonderà ogni sforzo per dare risposte ai congiunti di Giovanni De Benedictis ed è pronto anche a mettere a disposizione come consulente tecnico cinematico di parte l’ingegner Pietro Pallotti nel caso in cui il Pm decida di disporre una perizia ad hoc per ricostruire dinamica e cause del sinistro”, si legge in una nota.

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