Caos tifosi Cavese, Comune di Barletta chiederà pagamento danni

BARLETTA – Seggiolini divelti, bagni distrutti, pista d’atletica rovinata e vandalismo nel quartiere Patalini. È la conta dei danni che si attribuisce ai tifosi della Cavese, che domenica si sono presentati a Barletta in 500 unità, creando problemi di ordine pubblico all’interno e all’esterno dello stadio Puttilli.

Le immagini divulgate dal Barletta Calcio e dal sindaco Cosimo Cannito riassumono i danni ingenti di una domenica che ha visto i tifosi biancorossi dare spettacolo sugli spalti, prima, durante e dopo l’1-1 finale nel big-match di Serie D. Diversi tifosi campani, nonostante il tifo a partita in corso, si sono macchiati del comportamento già condannato dal primo cittadino barlettano e dal suo collega di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli.

Il sindaco del comune salernitano, infatti, era presente al Puttilli e nel fine settimana si era raccomandato di vivere una giornata di sport e civiltà, auspicio disatteso nel pomeriggio di domenica. Lo stesso Servalli ha poi commentato il comportamento dei tifosi cavesi direttamente sui social: «Le azioni illecite di pochi fanno sfigurare un’intera città – scrive il sindaco – non esiste giustificazione per i danni arrecati. Questi selvaggi – conclude Servalli – sono ben lontani dai veri cavesi».

Il Comune di Barletta, intanto, è in contatto con Barsa, l’azienda di servizi ambientali che detiene la gestione del Puttilli fino al 31 marzo 2023. Per la conta dei danni e la conseguente manutenzione dell’impianto, l’amministrazione comunale è pronta a rivalersi sul Comune di Cava de’ Tirreni.

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