La centrale Federico II

Brindisi: WWF e ClientEarth, ‘ENEL confermi rinuncia al gas’

ClientEarth e Wwf Italia hanno avviato un’azione legale per chiedere l’annullamento del decreto di valutazione di impatto ambientale concesso dal ministero dell’Ambiente al progetto di Enel per una nuova centrale a gas fossile nel Sud Italia.

Lo si legge in un comunicato in cui le due organizzazioni spiegano che l’azione legale è stata proposta davanti al Tar Lazio e l’udienza per discuterla è stata fissata per il 19 luglio prossimo.

Wwf e ClientEarth contestano “la decisione delle autorità italiane di autorizzare il progetto di costruzione di una nuova centrale a gas, di grandi dimensioni, che subentrerà alla centrale a carbone Federico II di Brindisi, che deve essere dismessa entro il 2025. Tutto ciò nonostante le stime ufficiali del fabbisogno di energia elettrica a gas dimostrino che non ci sia bisogno di quella centrale e nonostante il proprietario dell’impianto, Enel, abbia dichiarato di voler abbandonare i nuovi progetti a gas a favore delle energie rinnovabili”.

Wwf e ClientEarth sostengono che “le autorità non avrebbero dovuto approvare il progetto presentato da Enel, visto l’impatto dannoso che la centrale a gas avrebbe sulla qualità dell’aria e sulla salute delle persone, oltre che sul clima e sui preziosi siti naturali”.

“Enel deve decidere se dichiarare interesse nei confronti del progetto di riconversione a gas della centrale oppure nel polo per le energie rinnovabili. Nell’assemblea degli azionisti il 3 maggio scorso il gruppo aveva detto che la realizzazione di un nuovo impianto a gas a Brindisi non risulta più necessaria, ma poi si è costituito nel giudizio davanti al Tar Lazio il 3 maggio scorso chiedendo il rigetto del ricorso, e dunque confermando l’attuale interesse della società a non vedere annullato il decreto di Via per la centrale turbogas”, concludono Wwf e ClientEarth.

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