Brindisi, turbativa d’asta e tentata estorsione: cinque indagati

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BRINDISI – A tutti i costi, ma comunque ad un prezzo d’asta, hanno cercato di aggiudicarsi una vasta area con annessa masseria sita nelle campagne di Brindisi. Che, però, non si sia trattata di una normale trattativa lo pensa la Procura di Brindisi che, nei giorni scorsi, ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di cinque persone, indagate a vario titolo per estorsione e turbata libertà degli incanti. Le vittime sono i conduttori di un’azienda agricola locale.  

La vicenda ruota attorno all’aggiudicazione di un fondo di circa 24 ettari, situato a Brindisi, nell’ambito di una procedura indetta da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), ente pubblico economico sottoposto alla vigilanza del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del Turismo. 

Le indagini, dirette e coordinate dal procuratore reggente Antonio Negro ed effettuate dagli investigatori della Squadra Mobile della questura di Brindisi, si sono sviluppate anche grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali. 

Brindisi, turbativa d’asta e tentata estorsione: cinque indagati

In particolare, tutti i soggetti sono indagati in concorso per il delitto di turbata libertà degli incanti, perché avrebbero turbato la gara, tenutasi il 24.05.2023 a Roma, avente ad oggetto l’aggiudicazione mediante asta di una vasta area di terreni con annesso immobile (una masseria) siti in contrada Pigna Flores a Brindisi. Ancora, due dei cinque soggetti sono indagati, anche, per il delitto di estorsione aggravata poiché, in concorso tra loro, mediante minaccia, hanno costretto un concorrente ad astenersi dalla partecipazione alla gara suddetta, e così procurandosi un ingiusto profitto consistente nell’aggiudicazione della gara suddetta. Infine, uno dei soggetti è indagato anche per il reato di violenza privata, minacce e percosse ai danni della persona offesa per averlo costretto con violenza, a tollerare la sua presenza ed esclusiva disponibilità dei terreni, e per averlo minacciato di un danno ingiusto nonché percosso. 

Le notifiche dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari sono state effettuate negli scorsi giorni, nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria ed eventuale verifica dibattimentale. 

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