Due uomini, di 48 e 37 anni, sono stati arrestati dalla squadra mobile di Brindisi nell’ambito di un’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, incentrata su una presunta tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’episodio risale a oltre un mese fa e ha coinvolto un imprenditore locale impegnato in lavori di rifacimento stradale ottenuti tramite appalto.
Gli arresti sono avvenuti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Lecce, su richiesta della Dda. Già l’11 ottobre scorso, nell’ambito della stessa inchiesta, erano state arrestate altre quattro persone, di cui tre ritenute legate al “clan dei mesagnesi”, un sodalizio associato alla Sacra Corona Unita.
L’imprenditore, vittima della tentata estorsione, aveva subito denunciato la richiesta alla polizia, che gli aveva chiesto 200 mila euro e l’assunzione di una persona da loro indicata.
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