BRINDISI – Nove tonnellate di olio d’oliva proveniente dall’Albania sequestrati nell’ultimo mese dall’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza, provvedendo così anche al recupero di oltre 13.000 euro di tributi evasi.
Il prodotto è stato rivenuto durante le operazioni di ispezione degli autobus sbarcati dalle motonavi provenienti dal Paese delle Aquile. L’olio, stoccato all’interno di 110 taniche non sterilizzate di materiale plastico per un totale di circa 3 tonnellate, veniva trasportato a mezzo di autobus autorizzati al solo trasporto di persone ed artatamente occultato tra i bagagli dei passeggeri.
Le Fiamme Gialle e i Funzionari doganali hanno provveduto al sequestro amministrativo della merce rinvenuta. Le illecite condotte così accertate, segnalate al competente Ufficio delle Dogane di Brindisi, prevedono il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria pari da due a dieci volte l’ammontare dei diritti di confine evasi.
Un tentativo quindi di introdurre in Italia un prodotto sprovvisto delle caratteristiche di idoneità al consumo, ma anche di sottrarre l’importazione di olio al pagamento dei tributi dovuti per legge, risultando al centro di un tentativo di contrabbando in quanto teso ad evitare per la merce il pagamento dei diritti doganali e dell’Iva dovuta, in violazione degli articoli 282, 293 del Testo Unico delle Leggi Doganali (D.P.R. 43/1973) e degli articoli 1 e 70 del D.P.R. 633/1972 in materia di Imposta sul Valore Aggiunto.
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