Brindisi, Porto: ” A Bari nuovo terminal crociere, mentre qui…”

BRINDISI – Mentre a Bari si programma, con un nuovo terminal per i crocieristi, nel porto di Brindisi si resta fermi a guardare. Ne è certa la consigliera Comunale d’opposizione Carmela Lo Martire che paragona le differenti strategie progettuali tra i due scali, criticando, così, le politiche di sviluppo provinciali e cittadine.

“Fa rabbia – scrive la Lo Martire – leggere i messaggi giustamente pieni di entusiasmo del sindaco di Bari, Antonio Decaro, e del presidente della Regione, Michele Emiliano, inerenti l’aggiudicazione della gara per la realizzazione dell’ennesima grande opera portuale della città di Bari, ovvero la nuova bellissima e polifunzionale stazione marittima per crocieristi.

Terminal crociere a Bari, le parole dell’Authority

“La straordinaria sinergia istituzionale e la volontà di dotare Bari di una struttura di accoglienza turistica adeguata, moderna, dinamica ed ecosostenibile hanno dato le ali ad una procedura complessa e impegnativa”.

Questo il commento sui giornali del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Ugo Patroni Griffi, che, insiste la consigliera – “a Bari riesce a trovare la sponda favorevole dei vari enti per realizzare opere fondamentali per la crescita di quel porto: lo stesso, evidentemente, non accade a Brindisi. Facile scaricare le colpe dei nostri fallimenti sui baresi, ma prima bisognerebbe farsi un esame di coscienza. A Brindisi, infatti, a causa dei soliti pareri pieni di prescrizioni ci sono voluti anni finanche per realizzare un piccolo monoblocco per il controllo dei crocieristi. Per non parlare della stazione marittima di Costa Morena, progettata oltre 13 anni fa ed ancora bloccata dai veti incrociati che hanno frenato lo sviluppo del nostro porto, facendogli perdere competitività. Se ci fosse stato un altro clima in città, magari collaborativo come quello che si registra a Bari, il porto di Brindisi oggi avrebbe la sua stazione marittima pubblica e ne starebbe progettando una seconda a servizio dei nuovi accosti di Sant’Apollinare. Ma purtroppo si è preferito assecondare le ideologie e le antipatie personali contrastando ogni opera, a partire dal progetto della vasca di colmata, dal quale dipendono i nuovi accosti e quindi la costruzione di una stazione marittima a supporto dei nuovi traffici. E pensare che questa amministrazione ha addirittura l’ardire di denunciare la mancanza di terminal passeggeri, come se non avesse avuto anch’essa un ruolo in questo record negativo di Brindisi: unica grande città portuale – chiude la Lo Martire – senza un terminal passeggeri pubblico all’altezza della situazione”.

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