Una partita epica, una battaglia fino all’ultimo secondo. L’HDL Nardò Basket, con soli sei uomini a disposizione, ha tenuto testa a Wegreenit Urania Milano, arrendendosi solo alla magia finale di uno stratosferico Andrea Amato, autore di 29 punti. Il punteggio finale, 79-81, lascia l’amaro in bocca, ma non cancella il cuore e il coraggio di una squadra ridotta all’osso dagli infortuni.
Senza Nikolic, Woodson, Iannuzzi e Giuri, e con Smith inutilizzabile per problemi burocratici, Mecacci ha schierato un quintetto inedito: Zugno, Donadio, Mouaha, Stewart Jr. e Pagani. L’inizio è combattuto, con Nardò che tiene testa ai meneghini, chiudendo il primo quarto sotto di soli due punti (17-19). Il secondo periodo vede i granata reagire con intensità, spinti da Donadio ed Ebeling, e andare al riposo in vantaggio 44-42.
La svolta negativa arriva nel terzo quarto: Amato prende in mano Urania e guida un parziale di 29-8 che sembra spegnere ogni speranza per i padroni di casa. Il 52-71 con cui si entra nell’ultimo periodo sembra una sentenza, ma Nardò non si arrende. Stewart Jr. e Pagani trascinano la rimonta granata, che esplode con la schiacciata del 79-79 a pochi secondi dalla fine. Il Pala San Giuseppe è una bolgia, il sogno dell’impresa è a un passo.
Ma a spezzarlo è ancora lui, Andrea Amato, che con un canestro chirurgico firma il definitivo 79-81. Nardò cade, ma lo fa da guerriero. E i segnali, nonostante la sconfitta, restano incoraggianti.
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