Pino Giordano

Basilicata, Giordano (Ugl): “Inaccettabile primato per morti sul lavoro”

“Con un caso mortale ogni 70.284 lavoratori, i numeri raccontano di un’emergenza sociale che non può più essere ignorata”


“È necessario accendere un faro sulla situazione della Basilicata in occasione della Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro”, ha dichiarato Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera, evidenziando dati allarmanti che pongono la regione in cima alla classifica nazionale per incidenza di casi mortali.

Secondo Giordano, l’indice di incidenza in Basilicata ha raggiunto il 15,2 per 100mila lavoratori, contro una media nazionale del 4,2, con Matera all’ottavo posto tra le 107 province italiane. “Con un caso mortale ogni 70.284 lavoratori, i numeri raccontano di un’emergenza sociale che non può più essere ignorata”, ha sottolineato.

A oggi, la regione conta cinque decessi sul lavoro dall’inizio dell’anno. L’ultimo, avvenuto l’8 aprile scorso in contrada Guirro di Borgo La Martella, ha visto la morte di un quarantenne di origine indiana impiegato in un’azienda agricola.

“Dal 2021 a oggi si contano 4.442 morti sul lavoro a livello nazionale, secondo dati Inail, un bilancio che continua a crescere tragicamente”, ha ricordato Giordano, sottolineando come questa giornata debba servire a rilanciare il tema della prevenzione come diritto umano fondamentale.

Secondo il segretario dell’Ugl Matera, serve un cambio di passo deciso: “Se non si investe stabilmente sul personale e sulla formazione, la sicurezza sul lavoro rischia di rimanere solo una promessa vuota”. Ogni euro speso in prevenzione, ha spiegato, genera risparmi tripli in costi sanitari e sociali.

Giordano ha indicato tre direttrici fondamentali per invertire la rotta: valorizzare i professionisti della sicurezza, migliorare l’organizzazione del lavoro e dotare il sistema di mezzi adeguati. “I tecnici della prevenzione, con formazione universitaria specifica, devono essere protagonisti dell’attività ispettiva”, ha insistito.

Non basta la vigilanza, ha sottolineato il segretario: “È necessario avviare programmi strutturati di prevenzione e audit partecipati, coinvolgendo imprese e lavoratori, in un’ottica di responsabilità sociale diffusa”.

Pino Giordano ha infine richiamato le aziende, in particolare quelle materane, alla necessità di comprendere che la prevenzione non può essere improvvisata: “Va costruita con competenze scientifiche, presenza sul territorio e solide relazioni umane”.

“Non possiamo accettare che il lavoro, fonte di dignità, si trasformi in tragedia. Serve un impegno reale da parte di istituzioni e imprese per fermare questa strage silenziosa”, ha concluso.

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