Bari, Morachioli: “Non mi aspettavo di essere qui, all’esordio mi tremavano le gambe”

BARI – Giornata di conferenza in casa Bari, nonostante la pausa del campionato di Serie B. Gregorio Morachioli, esterno biancorosso, ha parlato del suo arrivo in Puglia a gennaio e del momento attuale del Bari:

GOL – “Il gol ti aiuta ti dà fiducia, ma non è ciò che mi ostacola nelle mie giocate. Il gol non è la mia ossessione, sono contento quando riesco a far segnare un compagno. Ultimo? Fine dicembre in Entella-Renate”.

RUOLO – “Stiamo provando in settimana diverse cose con il mister. Fino a gennaio ho fatto un altro ruolo, ma mi sto adattando a un po’ di situazioni tattiche. Ma so che una posizione che posso ricoprire, sto lavorando insieme al mister e insieme ai compagni”.

DOVE SI VEDE MORACHOLI – “Le mie caratteristiche sono di un esterno classico. Ma ogni partita ha una storia sé, ci sono gare in cui bisogna attaccare la profondità e altre in cui serve aprirsi o lavorare sulla trequarti. Io mi metto a disposizione, in settimana proviamo sia a lavorare da punta che da trequartista”

CARATTERISTICHE – “Sicuramente sta tanto anche a me mettere le mie caratteristiche al servizio del modulo. Non è detto che io possa saltare l’uomo solo da esterno, ma posso farlo anche da trequartista. Sta a me imparare e migliorare e devo uscire dalla mia zona confort. 

PASSAGGIO DALLA C ALLA B – “Sapevo che c’era qualche interessamento dalla B, anche il Bari. Erano soluzioni più per giugno, ma nulla di sicuro. Ma non mi aspettavo per come era andato il mercato di gennaio, l’ultimo giorno mentre ero in viaggio per Pordenone ed è stata una cosa inaspettata”

CALCIATORI CHE L’HANNO IMPRESSIONATO – “Antenucci, Mazzotta, Maita ma veramente tutti perché il livello è molto alto. Ho trovato un bel gruppo, mi hanno aiutato tutti ad integrarmi. Non voglio fare un nome in particolare”.

RENDIMENTO SUDTIROL – “SudTirol ha fatto molto bene ultimamente, io penso che questo sia un campionato molto equilibrato. Anche quelle in fondo alla classifica possono mettere in difficoltà le prime della classe.

ESPERIENZA A RENATE – “Sono cresciuto molto a Renate, devo tanto a mister Dossena. È logico che giocando sempre di più, uno acquista fiducia nei propri mezzi”.

CRESCITA – “Qua c’è un livello ovviamente più alto. Io provo a fare il mio giornalmente e provo a mettere in difficoltà il mister facendo il massimo. Se sono qua, penso oche il direttore abbia visto qualcosa in me e penso di poterci stare. Miglioramenti? Sicuramente dal punto di vista realizzato, imparare a dialogare con i compagni”.

MINUTAGGIO – Per me ogni minuto è oro. Il mister mi mette in campo in quelle condizioni perché magari pensa che posso creare superiorità e dall’altra parte c’è una difesa chiusa. Apprezzo la fiducia del mister che mi ha fatto sentire importante”.

RAPPORTO CON BENEDETTI – “Con Leonardo siamo cresciuti insieme, lui nel mio inserimento a Bari è stato fondamentale essendo un amico di vecchia data. Eravamo un bel gruppo (Zaniolo, Mulattieri, Benedetti e Morachioli) e ci ritroviamo spesso con gli altri ragazzi di La Spezia, siamo tutti molto legati”.

CAMBIAMENTO DA RENATE A BARI – “All’inizio è un cambiamento radicale, perché passi da una realtà che ha poca visibilità da quel punto di vista a una delle piazze più calde che ci sono in Italia. È anche una cosa che ti sprona tanto. All’esordio mi tremavano le gambe, ma quando senti il calore del pubblico hai una spinta in più”.

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