BARI – Raffaele Fitto non ha causato alcun danno alla Regione Puglia nell’utilizzo del Fondo del Presidente.
La Corte d’ Appello Civile di Bari, (Presidente Dott. Vittorio Gaeta, Relatrice dott.ssa Paola Barracchia), chiamata a pronunziarsi dalla Corte di Cassazione sul potenziale danno causato alla Regione dalla condotta dell’ On.le Fitto quando egli presiedeva la Regione Puglia, ha ritenuto che non vi fu illeceità nella gestione da parte della Regione del fondo di rappresentanza, dal momento che le scelte furono tutte compiute nell’ambito dell’esercizio di un potere discrezionale, e quindi in modo non rimproverabile.
Inoltre, la Corte ha anche ritenuto come le iniziative ritenute meritevoli di sostegno regionale non siano apparse “inutili o comunque non prioritarie rispetto a spese più urgenti, oppure non equilibrate quanto ai profili del rapporto costi-benefici o qualità-prezzo o disponibilità di migliori soluzioni alternative”.
I difensori dell’On.le Fitto, Prof. Francesco Macario, Avv. Luciano Ancora ed Antonietta Sacchetti (studio FPS) sottolineano con soddisfazione il buon esito della questione, che pone la parola fine su un’accusa che si protrae da diciassette anni e che riconosce, ulteriormente, la correttezza con la quale l’On.le Fitto ha amministrato la cosa pubblica, durante il suo mandato di rappresentante regionale.
La Regione, nel giudizio, era rappresentata dal prof. Massimo Leccese.
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