Bari: Evasione, sequestro beni a dentista e ingegnere informatico

BARI – Avrebbero creato una contabilità parallela con l’obiettivo di occultare somme di denaro ottenute senza il rilascio della fattura. Per questo la Guardia di finanza ha sequestrato beni per 846mila euro a Giuseppe Azzone, odontoiatra 57enne di Casamassima (Bari), e per 329mila euro a Tommaso Carbone, ingegnere informatico 57enne di Palo del Colle (Bari). A entrambi è contestato il reato di dichiarazione fraudolenta per gli anni d’imposta dal 2015 al 2019.

Secondo l’accusa, l’odontoiatra avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni fiscali parte dei compensi percepiti utilizzando un programma gestionale, ideato dall’ingegnere informatico titolare della ‘Tomproject srls’, per la tenuta di un sistema di contabilità parallelo e occulto affiancato a quello ufficiale. In particolare, dalle indagini è emerso che il software sarebbe stato creato e progettato per il mantenimento di due distinti archivi informatici: uno “interno” definito “gestionale”, contenente i “dati in chiaro” con relativa emissione della fattura fiscale, e uno “esterno” chiamato “storico”, memorizzato su supporti esterni facilmente rimovibili, per raccogliere “i dati nella loro totalità” e, dunque, anche quelli relativi alle operazioni non annotate nella contabilità ufficiale del professionista.

Significativi elementi di riscontro, secondo l’accusa, sono stati acquisiti anche dai pazienti che hanno dichiarato di aver versato, sistematicamente e nel tempo, cospicui importi in contanti per le prestazioni sanitarie ricevute, senza il rilascio della ricevuta fiscale. Il procedimento, oltre ad Azzone e Carbone, è anche a carico della società Tomproject, che è indagata per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

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