BARI – Uno spazio per l’accompagnamento educativo di figli minori e familiari di persone detenute, un presidio incentrato su accoglienza e attenzione alle bambine e ai bambini che vivono la separazione da un genitore. È “Genitorialità oltre le sbarre”, il progetto socio-educativo promosso dall’assessorato comunale al Welfare e realizzato dagli educatori del Centro servizi per le famiglie di Carrassi, San Pasquale e Mungivacca e gestito dalla cooperativa sociale Progetto Città. Lo spazio all’interno del carcere Rucci di Bari, allestito con materiali ludici e artistici, è stato abbellito con un grande murales realizzato durante i laboratori educativi e artistici che hanno coinvolto i figli minori dei detenuti. Da marzo 2022 sono 738 gli utenti – tra detenuti e bambini – complessivamente coinvolti. Durante i colloqui, l’area antistante a quella per le visite viene allestita e animata da attività laboratoriali e ludico-educative per le diverse fasce d’età.
potrebbe interessarti anche
Tragedia a Rubiera: macchinista investito e ucciso da un treno
Regione, bilancio alla prova degli emendamenti. L’appello di Amati
Palmisano: ‘Priorità sostegno a industria auto, non a riarmo militare’
Inchiesta Pisicchio: Regione e Comune di Bari chiedono i danni
Bari, prostituzione minorile: due condanne
Pil pugliese cresce dello 0,8%: disoccupazione in calo al 10,1%