La donna subì un grave danno alla via biliare dopo un’operazione: risarcimento da definire in sede civile
Il Tribunale di Bari ha condannato a tre mesi di reclusione, con pena sospesa, due ex chirurghi dell’ospedale San Paolo di Bari: Vito Dagostino, 66 anni, e Francesco Di Pinto, 70. I due medici sono stati riconosciuti colpevoli di lesioni personali colpose nei confronti di una paziente di 45 anni, sottoposta nell’aprile del 2018 a un intervento di colecistectomia laparoscopica, ovvero l’asportazione della cistifellea.
Secondo le risultanze processuali, durante l’operazione i due chirurghi avrebbero violato le regole della buona pratica medica provocando una grave lesione della via biliare extraepatica. Il danno iniziale, aggravato da un successivo intervento correttivo, ha determinato anche un indebolimento permanente della fascia muscolo-fasciale. Il giudice ha disposto che la donna venga risarcita per i danni subiti, da quantificare in sede civile.
È invece arrivata l’assoluzione dall’accusa di falsità ideologica, formulata in relazione a presunte manomissioni del verbale operatorio, in cui si sarebbe sostenuto che la paziente fosse affetta da una sindrome clinica pregressa tale da condizionare negativamente l’esito dell’intervento. Il Tribunale ha ritenuto che “il fatto non sussiste”.
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