Si conoscerà entro 45 giorni la decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta della custodia cautelare in carcere avanzata dalla Procura di Bari per il ginecologo 69enne Giovanni Miniello.
Nella giornata di lunedì 27 febbraio si è discussa l’udienza di appello durante la quale l’accusa – costituita dal procuratore Roberto Rossi, l’aggiunto Giuseppe Maralfa e le sostitute Larissa Catella e Grazia Errede – ha chiesto il carcere per il medico arrestato e posto ai domiciliari il 30 novembre 2021 per violenza sessuale aggravata su due pazienti, per averle molestate durante le visite.
Per il ginecologo, che frattanto è tornato libero, la Procura ritiene ci siano ancora gravi esigenze cautelari. Al professionista, già rinviato a giudizio, sono contestati i reati di violenza sessuale aggravata tentata e consumata e anche di lesioni personali “di tipo cronico consistenti in disturbo da stress post traumatico”.
Secondo l’accusa, il ginecologo avrebbe proposto alle pazienti rapporti sessuali come cura per il papillomavirus e per prevenire il tumore dell’utero. I racconti di otto presunte vittime sono stati cristallizzati in un incidente probatorio. Le vittime hanno un’età compresa tra 27 e 48 anni. I fatti contestati risalgono agli anni 2010-2021, alcuni denunciati anni dopo.
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