Il previsto aumento dei pedaggi autostradali è stato ritirato. La proposta, contenuta in un emendamento al decreto Infrastrutture presentato dai relatori di maggioranza (due di Fratelli d’Italia, uno della Lega e uno di Forza Italia) prevedeva un rincaro di un euro ogni mille chilometri percorsi a partire dal 1° agosto, con un ritorno stimato di circa 90 milioni di euro all’anno per Anas.
A far saltare l’intesa è stata proprio la ritirata di Fratelli d’Italia, che ha deciso di sfilarsi all’ultimo minuto. Il vicepremier Matteo Salvini, titolare del dicastero delle Infrastrutture, ha poi richiesto ufficialmente il ritiro dell’emendamento, sventando l’approvazione in Aula.
La misura aveva scatenato un’immediata levata di scudi da parte delle opposizioni. “Meloni tassa gli italiani che vanno in vacanza”, ha dichiarato Elly Schlein, mentre Matteo Renzi ha definito l’emendamento “imbarazzante”. Giuseppe Conte, dal canto suo, ha parlato di un “colpaccio contro gli automobilisti”.
Nel frattempo, si registra un altro stop significativo nella maggioranza: la proposta di Forza Italia sullo Ius Scholae, che prevedeva il riconoscimento della cittadinanza per i figli di immigrati che abbiano completato un ciclo scolastico in Italia, è stata accantonata. La premier Giorgia Meloni ha ribadito che il provvedimento “non è nel programma di Governo”, mettendo così fine a ogni tentativo di calendarizzazione.
I due dossier, quello dei pedaggi e quello della cittadinanza, hanno acuito le frizioni interne al centrodestra, mentre il governo si prepara ad affrontare le sfide di fine estate in un clima di crescente tensione tra le forze che lo compongono.
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