“Resto al Sud”, apre a Bari lo sportello informativo per il bando nazionale

BARI- È attivo negli spazi del centro polifunzionale per il contrasto alla povertà estrema “Area 51”, finanziato dall’assessorato comunale al Welfare e gestito dalla cooperativa sociale Caps, uno sportello di accompagnamento per chi voglia partecipare al bando “Resto al Sud”.

Lo sportello, che si avvale delle competenze di un operatore dedicato, è aperto ogni martedì, dalle 17 alle 19, previa prenotazione al numero 080-5210288.

“Resto al Sud” è la misura, promossa da Invitalia, che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in numerosi settori, coprendo fino al 100 percento delle spese (50 percento a fondo perduto e 50 percento con finanziamento bancario). I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.

Le agevolazioni previste sono rivolte a destinatari di età compresa fra i 18 e i 55 anni, che:

  • al momento della presentazione della domanda siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico nel Centro Italia;

oppure

  • vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni (120, in caso di residenza all’estero), dall’esito positivo dell’istruttoria;
  • non siano già titolari di impresa in esercizio, alla data del 21.06.2017;
  • non abbiano ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
  • non abbiano un lavoro a tempo indeterminato e si impegnino a non averlo per tutta la durata del finanziamento.

Il bando nazionale Resto al Sud, una guida

Cosa finanzia

  • attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone
  • turismo
  • commercio
  • attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)

Sono escluse le attività agricole.

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50mila euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200mila euro nel caso di società composte da quattro soci.

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60mila euro.

È previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a 15mila euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino a un massimo di 40mila euro per le società

Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.

Spese ammissibili

Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30 percento del programma di spesa)
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
  • spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20 percento del programma di spesa

Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.

Come funzionano le agevolazioni

Le agevolazioni coprono il 100 percento delle spese ammissibili e sono così composte:

  • 50 percento di contributo a fondo perduto
  • 50 percento di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.

Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

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