BARI – Investimenti per 2 miliardi di euro destinati al miglioramento del servizio, la transizione energetica e la digitalizzazione. E ancora, 635 nuove assunzioni, il recupero di 44 milioni di metri cubi d’acqua e l’autoproduzione di oltre 90 gigawatt/ora di energia da fonti rinnovabili. Sono questi i punti sui quali si basa il Piano Strategico al 2026 di Acquedotto Pugliese, che per l’attuazione del piano industriale prevede investimenti per 2.031 milioni di euro di cui la maggior parte (oltre l’85%) dedicata a migliorare la qualità del servizio ai clienti e alla mitigazione dell’impatto ambientale tramite la riduzione delle perdite e il raggiungimento di nuove frontiere tecnologiche nell’ambito del sistema di depurazione.
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