Lascia il carcere Giovanni Crisanti, detenuto dal 12 novembre dopo l’inchiesta sul presunto giro di tangenti in cambio di appalti nella Asl di Bari. Disposti nei confronti dell’imprenditore gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il Gip Giuseppe Ronzino ha rilevato come le dichiarazioni rese da Crisanti durante l’interrogatorio “consentono di chiarire alcuni aspetti della dinamica corruttiva oggetto di contestazione, in particolare – è scritto nell’ordinanza – in merito agli importi versati in favore dei pubblici funzionari”. Crisanti, secondo il magistrato, avrebbe anche raccontato “episodi non oggetto di specifica contestazioni”. L’imprenditore – sottolinea il Gip – ha avuto un “atteggiamento collaborativo” di Crisanti, assistito dall’avvocato Christian Di Giusto. La Procura di Bari aveva dato parere favorevole ai domiciliari per l’imprenditore.
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