Antenna Sud, Speciale Vinitaly 2025: tutto sulla 57a edizione

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La vigna agrivoltaica di comunità: innovazione green made in Puglia

Una pergola fotovoltaica che protegge e nutre i vigneti: è questa l’idea alla base della prima vigna agrivoltaica di comunità, presentata al Vinitaly da Coldiretti Puglia insieme al CRSFA Basile Caramia di Locorotondo, all’Università di Agraria di Bari e all’azienda Vigna Agrivoltaica di Comunità. Il progetto, nato in provincia di Taranto, integra energia rinnovabile e viticoltura sostenibile in un modello replicabile e rispettoso dell’ambiente.

La struttura, formata da pannelli sollevati da terra, crea un microclima favorevole per le viti: riduce lo stress idrico, protegge dagli eventi climatici estremi e consente una maturazione più lenta dell’uva, con effetti positivi sulla qualità organolettica del vino. Tra i vantaggi anche un minor fabbisogno d’acqua e la possibilità di recuperare le acque meteoriche per l’irrigazione.

A fare da pioniere è stato il giovane agricoltore Donato Giorgio, che ha avviato la sperimentazione in collaborazione con gli atenei di Verona e Bari. I risultati hanno dimostrato una netta superiorità del sistema agrivoltaico rispetto alla viticoltura convenzionale, sia in termini di resa che di sostenibilità.

“Sette giovani viticoltori su dieci sono già protagonisti di un’agricoltura multifunzionale – ha sottolineato Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – capace di coniugare innovazione, enoturismo, biodiversità e attenzione all’ambiente”. Tra vendita diretta, riscoperta delle varietà autoctone e comunicazione digitale, le nuove generazioni stanno trasformando il settore vinicolo in una leva strategica per l’economia e il futuro dei territori.

Enoturismo in Puglia: tra 3D, yoga e astrotasting vola il turismo del vino

Al Vinitaly 2025 Coldiretti e Terranostra celebrano il boom dell’enoturismo pugliese, sempre più innovativo e coinvolgente. Dalle degustazioni in realtà virtuale ai corsi di yoga e pilates tra i filari, fino alle serate di astrotasting sotto le stelle, il turismo del vino in Puglia cresce e si evolve. Secondo l’analisi presentata a Casa Coldiretti, le presenze aumenteranno del 10% rispetto allo scorso anno, confermando un trend in continua ascesa.

Nel Leccese si sperimentano tour con occhiali 3D e attività che uniscono benessere, arte e cultura enogastronomica. “L’enoturismo è un potente volano per le aree interne e l’economia locale”, ha dichiarato Dominga Cotarella, presidente di Terranostra.

Il nuovo Piano europeo per il vino riconosce l’enoturismo come strategico per rafforzare il settore vitivinicolo. Coldiretti Puglia sottolinea che, se adeguatamente promosso, potrebbe generare un aumento del 20% dei flussi turistici e un valore aggiunto di 480 milioni di euro.

Un italiano su tre considera la Puglia tra le migliori regioni per il turismo enogastronomico. I dati Coldiretti/Ixe’ parlano chiaro: 15 milioni di italiani hanno già vissuto esperienze in cantina e l’80% è interessato a provarle. Tra le attività più richieste: percorsi in bicicletta, vinoterapia, concerti nei vigneti e pratiche wellness.

Il successo dell’enoturismo pugliese si lega alla capacità dei produttori locali di puntare su innovazione e identità. Vini celebri come Primitivo di Manduria, Negroamaro e Castel del Monte diventano ambasciatori di un territorio che si racconta sempre più attraverso l’esperienza.

Puglia da gustare: vino e pesce incantano Verona

Al Fuori Fiera del Vinitaly, nel suggestivo Museo di Castelvecchio, la Puglia ha portato un concentrato di sapori autentici e identità. L’iniziativa, promossa da Alfeampa, ha unito le bollicine pugliesi al pesce dei nostri mari, offrendo ai visitatori un’esperienza multisensoriale che racconta la ricchezza gastronomica della regione.

L’obiettivo? Valorizzare l’intera filiera agroalimentare pugliese, mostrando come vino e pesce possano sostenersi a vicenda nella promozione turistica e culturale. Un percorso iniziato tre anni fa, che oggi si conferma vincente in un contesto internazionale come quello di Verona.

Il pubblico ha potuto assaporare deliziose fritture abbinate a rosati locali, evocando non solo il gusto, ma anche l’immagine di un’estate pugliese fatta di mare, cultura e convivialità.

“La Puglia è uno stato d’animo”, hanno affermato i partecipanti, sottolineando come la forza della regione risieda anche nella gente del posto, autentica ambasciatrice di un’identità che non teme confronti.

Salento al Vinitaly: l’estate parte da Lecce

Durante l’evento Vinitaly, il Salento ha conquistato i riflettori presentando due iniziative turistiche di grande richiamo per l’estate 2025: Bella Lecce Week e Fish and Gin Festival.

Dal 8 al 15 giugno, Lecce ospiterà Bella Lecce Week, un’esperienza sensoriale tra vini e distillati pugliesi. L’evento, pensato come un nuovo format turistico, propone masterclass, degustazioni, visite guidate a cantine vinicole e cene nei palazzi storici, coniugando l’enogastronomia con la bellezza artistica e culturale del territorio.

Non meno interessante è il ritorno del Fish and Gin Festival, alla sua sesta edizione, che si svolgerà dall’11 al 19 luglio in cinque città della provincia di Lecce. Il festival itinerante partirà da Galatina e si concluderà a Gallipoli, portando un mix di esperienze culinarie tra cocktail bar e ristoranti locali.

Queste iniziative dimostrano come il Salento stia investendo in un turismo esperienziale, capace di attrarre visitatori non solo con le sue coste, ma anche con le sue eccellenze enogastronomiche e culturali.

SPECIALE VINITALY 08/04/2025 ⤵️

Boom di vendite per il Primitivo, secondo vino più acquistato d’Italia

Il Primitivo di Puglia conquista il secondo posto nella top ten dei vini autoctoni italiani con il maggior incremento di vendite nel 2024. Lo rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati Circana diffusi in occasione del Vinitaly, sottolineando come la biodiversità e l’identità territoriale stiano orientando sempre di più le scelte dei consumatori.

Il vino pugliese fa registrare un +11,8% nelle vendite a volume, subito dietro all’Inzolia siciliano (+12,9%) e davanti al Vermentino (+11,7%) e alla Ribolla friulana (+11,3%). In termini di valore, invece, il Primitivo è secondo solo al Vermentino (+13,5%), con una crescita del +12,6%, seguito dal Lagrein trentino (+11,5%).

Prezzi e tendenze

Il prezzo medio di una bottiglia di vino a denominazione d’origine in GDO è salito a 5,57 euro al litro, con un incremento del 2%, molto più contenuto rispetto al 6% dello scorso anno. A trainare il mercato sono soprattutto i vitigni autoctoni, che continuano ad affermarsi come simbolo dell’identità enogastronomica regionale.

Allarme etichette: Coldiretti dice no

Coldiretti Puglia lancia però un monito contro l’introduzione di etichette allarmistiche sulle bottiglie, proposta all’esame della Commissione UE: il 79% dei consumatori italiani, secondo un sondaggio, è contrario. Il consumo moderato di vino, sostiene l’associazione, è parte integrante della dieta mediterranea e viene associato da numerose ricerche a benefici per la salute.

Un settore da 8 miliardi all’anno

Il comparto vitivinicolo italiano ha raggiunto nel 2024 un nuovo record di export con 8,1 miliardi di euro (+5%). Il 40% del vino venduto all’estero finisce nei paesi UE. Secondo Coldiretti, penalizzare il consumo moderato attraverso etichette dissuasive significherebbe colpire un’eccellenza italiana in un momento delicato, già segnato dalla minaccia dei dazi statunitensi.

“Paradossale pensare a restrizioni proprio ora che si sta elaborando un piano europeo di sostegno al vino”, conclude Coldiretti, invitando Bruxelles a rivedere ogni ipotesi di misura che possa danneggiare un settore strategico per economia, salute e cultura del Paese.

Il futuro del vino è adesso: difendere un’eccellenza da 45 miliardi

L’analisi di Gianmarco Centinaio e Donato Pentassuglia

Al Vinitaly si accendono i riflettori sulle sfide che il settore vitivinicolo italiano sta affrontando. Il comparto, che vale 45 miliardi di euro e impiega oltre un milione di persone, è oggi minacciato da un calo dei consumi del 15%, dazi internazionali e nuove etichette sanitarie imposte dall’Unione Europea.

Il vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio, ha sottolineato l’urgenza di un sostegno concreto da parte della politica ai produttori italiani. I dazi sono stati sospesi per 90 giorni, offrendo una finestra di respiro, ma resta forte l’incertezza. “Il vino è sotto attacco,” ha dichiarato, evidenziando la necessità di proteggere una delle eccellenze del Made in Italy.

Nel frattempo, la Regione Puglia ha presentato nuove linee guida per sviluppare pesca, turismo e “itis-mo”, un settore in crescita che unisce mare e terra. L’assessore Donato Pentassuglia ha sottolineato l’importanza di valorizzare la dieta mediterranea attraverso prodotti locali d’eccellenza, come vino e olio extravergine. In arrivo anche strumenti digitali come QR code e passaporto digitale per garantire qualità e tracciabilità dei prodotti.

Il futuro del vino italiano si gioca ora sulla capacità di innovare e resistere alle pressioni globali, senza perdere le proprie radici.

Vino e mare: l’alleanza che salva i cetacei

Verona, 8 aprile 2025 – Al 57º Vinitaly, le Cantine Tinazzi sorprendono il pubblico con un’iniziativa che unisce tradizione vinicola e impegno ambientale. Presentati tre nuovi vini – Primitivo IGP Salento, Primitivo Rosato e Sciardone Puglia – espressioni autentiche della Puglia, nati dalla derivazione pugliese dell’azienda veneta, Cantine San Giorgio.

Il progetto nasce da una vacanza nel Salento che, quindici anni fa, ispirò il fondatore dell’azienda. Il mare e i vigneti locali accesero una passione che oggi prende forma in bottiglia. Le tre etichette, battezzate Idros, Pontos e Tosa, evocano divinità della mitologia greca, legando simbolicamente vino e natura.

Francesca Tinazzi e Carmelo Fanizza

La vera novità è la collaborazione con la Ionian Dolphin Conservation, rappresentata da Carmelo Fanizza. Per ogni bottiglia venduta, una royalty sarà devoluta al sostegno delle ricerche sui cetacei del Golfo di Taranto. Una scelta che fonde enologia e sostenibilità ambientale, dimostrando come due mondi apparentemente distanti possano unirsi per un futuro più consapevole.

Con questa iniziativa, Cantine Tinazzi non solo celebra il territorio, ma si fa promotrice di un messaggio importante: bere responsabilmente può anche significare contribuire alla tutela del nostro patrimonio marino.

Coldiretti: con le donne del vino la vendemmia diventa sempre più green

Al Vinitaly 2025 la sostenibilità parla al femminile. A Casa Coldiretti, durante l’incontro promosso da Donne Coldiretti con la presenza della responsabile nazionale Mariafrancesca Serra, è emerso il crescente ruolo delle donne nella rivoluzione ecologica del vino. Sono 14mila le imprenditrici nel comparto vitivinicolo, quasi il 30% del totale, protagoniste di un approccio innovativo e attento all’ambiente.

Molte di loro adottano la vendemmia notturna o al crepuscolo, una pratica sostenibile che consente di preservare la qualità dell’uva, limitare gli sprechi e risparmiare energia, riducendo l’uso di refrigerazione in cantina. Non solo: queste imprenditrici mostrano anche una forte propensione all’export e alla multifunzionalità aziendale, investendo in enoturismo, trasformazione e persino vinoterapia.

Le storie delle protagoniste

Tra le esperienze raccontate, quella di Sarah Dei Tos, imprenditrice trevigiana che ha codificato la sua vendemmia notturna in un disciplinare ufficiale. Un evento che unisce agricoltura, enoturismo e cultura, con la creazione del marchio “Lunaria” per certificare il processo sostenibile.

Dall’Umbria, Monica Mariotti ha condiviso l’esperienza della vendemmia al crepuscolo, anticipata a metà agosto a causa dei cambiamenti climatici, per garantire una raccolta a temperature più miti e salvaguardare la qualità del prodotto.

Infine, dalla Sicilia, José Rallo di Donnafugata ha illustrato la vendemmia all’alba dello Chardonnay, varietà precoce raccolta di notte per mantenere intatti profumi e freschezza. Il vino “La Fuga”, simbolo della rinascita femminile, racconta il legame tra tradizione, territorio e creatività.

Con l’iniziativa “Donne del Vino”, Coldiretti promuove eventi, degustazioni e progetti per sostenere le imprenditrici del settore, puntando anche a superare ostacoli strutturali come il gender gap e la conciliazione tra lavoro e famiglia.

Un impegno che unisce sostenibilità, innovazione e parità di genere, contribuendo a rendere la viticoltura italiana sempre più competitiva e responsabile.

Giovani e vigne: 5.500 under 35 guidano il futuro del vino italiano

Sono 5.500 i giovani agricoltori italiani che hanno scelto di investire nel settore vitivinicolo, con un’attenzione crescente alla biodiversità, alla sostenibilità e all’export. A confermarlo è un’analisi del Centro studi Divulga diffusa in occasione di Vinitaly, durante la degustazione dei vini della Generazione Z a Casa Coldiretti, alla presenza del delegato nazionale di Coldiretti Giovani, Enrico Parisi.

Oltre un terzo delle imprese vitivinicole guidate da under 35 esporta i propri prodotti all’estero, contro il 20% della media nazionale. Una vocazione internazionale che li rende però più esposti al rischio di dazi e guerre commerciali.

I nuovi vignaioli si distinguono anche per l’impegno nell’innovazione e nella multifunzionalità: oltre il 70% delle aziende giovanili integra attività come l’enoturismo, la trasformazione in azienda, la vendita diretta e persino la vinoterapia. Una generazione che unisce tradizione e modernità, rafforzando il legame con il territorio anche attraverso mercati contadini e una comunicazione sempre più digitale.

Coldiretti Puglia: “Meno vino nel bicchiere, servono catasto vitivinicolo e lotta ai vigneti abusivi”

Consumi di vino in calo dell’1,3%, dazi in arrivo e prezzi sotto pressione: è l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia durante l’incontro con le cantine regionali al Vinitaly, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia. La ricetta dell’organizzazione agricola per rilanciare il comparto è chiara: contrastare le speculazioni, aggiornare il catasto vitivinicolo e intervenire contro i vigneti abusivi.

“Il catasto vitivinicolo – ha sottolineato Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – è lo strumento chiave per avere una fotografia reale del settore e costruire una strategia di filiera basata su qualità e rese adeguate per ettaro. È così che possiamo garantire prezzi equi per produttori e trasformatori”.

Il comparto, già fiaccato da aumenti dei costi di produzione (oltre il +50% per energia, lavorazioni e materie prime), rischia ora nuove perdite a causa dei dazi aggiuntivi del 20% annunciati da Donald Trump. Secondo Gianni Cantele, componente del comitato vitivinicolo nazionale di Coldiretti, “gli importatori USA stanno già chiedendo tagli ai prezzi per compensare l’aggravio tariffario, riducendo ulteriormente i margini di guadagno delle nostre aziende”.

Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, ha anche messo in guardia dal rischio di demonizzazione del vino: “Fa parte della Dieta Mediterranea e va consumato in modo consapevole, ma non criminalizzato. Serve una campagna informativa equilibrata”.

L’organizzazione punta inoltre a rafforzare il presidio normativo per difendere i produttori onesti dai danni dei vigneti abusivi e del mercato sommerso. E chiede all’Europa un atteggiamento di fermezza e diplomazia per evitare un’escalation di dazi e controdazi che colpirebbe duramente l’economia di entrambe le sponde dell’Atlantico.

Sullo sfondo, l’urgenza di difendere le quote di mercato internazionali e il posizionamento del vino pugliese, minacciati da una concorrenza in crescita, come quella di Argentina e Cile, meno penalizzate dalle politiche protezionistiche statunitensi.

Il premio Angelo Betti a Francesco Frisino

Durante la cerimonia delle Medaglie di Cangrande, la Puglia ha celebrato Francesco Frisino, giovane viticoltore di Crispiano, premiato per aver saputo coniugare tradizione e innovazione. Insieme alla sorella Flavia, Frisino ha ampliato l’attività di famiglia puntando sulla produzione di vino da vitigni autoctoni come Verdeca, Aglianico, Primitivo e Minutolo, affiancandoli all’olio extravergine d’oliva e aprendo l’azienda all’enoturismo con una masseria del Seicento in via di ristrutturazione.

Nuove figure professionali e tavolo regionale sul lavoro

Durante la seconda giornata del Vinitaly, si è parlato anche di formazione e occupazione nel settore vitivinicolo. È stato annunciato un tavolo congiunto tra il Dipartimento Agricoltura e il Dipartimento Lavoro della Regione per creare nuovi percorsi formativi destinati a wine manager, responsabili enoturistici e di cantina. Le risorse saranno attinte dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e dal CSR 2023/2027.

Due eventi estivi a Lecce: “Bella Lecce Week” e “Fish and Gin Festival”

Grande attenzione anche alla promozione turistica. La Regione ha presentato due eventi in programma a Lecce nel luglio 2025:

  • Bella Lecce Week, tra degustazioni, masterclass e tour enogastronomici tra le cantine del Salento;
  • Fish and Gin Festival, dall’11 al 19 luglio in cinque borghi della provincia, dedicato alla valorizzazione dei distillati pugliesi, con oltre 100 cocktail bar e 40 ristoranti coinvolti.

Entrambi rientrano tra i “Grandi Eventi” sostenuti da Pugliapromozione nel triennio 2023-2025.

Gli interventi di Gianfranco Lopane e Sebastiano Leo

SPECIALE VINITALY DEL 7 APRILE 2025

Nasce VinCoop, il portale digitale per promuovere il vino cooperativo pugliese

VERONA – Valorizzare il vino pugliese e creare esperienze turistiche legate all’enogastronomia: è questa la missione di VinCoop, il nuovo portale promosso da Confcooperative Puglia e presentato in anteprima al Vinitaly di Verona.

La piattaforma, innovativa per modalità e contenuti, mette in rete 14 cantine sociali cooperative che rappresentano oltre 4.100 soci viticoltori distribuiti su tutto il territorio regionale, per un totale di 6.500 ettari di vigneti coltivati e un fatturato aggregato che supera gli 82 milioni di euro.

Attraverso VinCoop, ogni cantina ha la possibilità di gestire in modo autonomo contenuti, vendite, pagamenti e spedizioni in un unico marketplace, facilitando così l’accesso diretto al consumatore finale. Il portale ospita numerose referenze che esprimono al meglio la tipicità del panorama enologico pugliese.

Oltre alla vendita, VinCoop offre tour virtuali nei vigneti, nei luoghi di produzione e affinamento, permettendo una visita immersiva nelle aziende anche a distanza. È inoltre possibile prenotare visite guidate e degustazioni in cantina, scegliendo tra diverse proposte esperienziali.

Il progetto è stato realizzato da Leader scc, trasformazione digitale di Confcooperative Puglia, in collaborazione con Node, società di sistema di Confcooperative nazionale, e finanziato grazie al contributo di Fondazione Google.org.

Tutela del vino, il lavoro dell’ADM

Vitigni autoctoni per rafforzare l’identità della Puglia

VERONA – Preservare i vitigni autoctoni e valorizzare il germoplasma come strategia per rafforzare l’identità vitivinicola della regione. È questo il messaggio lanciato dalla Puglia nella giornata inaugurale del Vinitaly, la grande fiera internazionale del vino e dei distillati in corso a Verona fino al 9 aprile.

Tra convegni, degustazioni e incontri istituzionali, uno dei momenti più significativi è stata la consegna del Premio Angelo Betti, riconoscimento dedicato a chi ha contribuito alla crescita del settore. Per la Puglia, il premio è andato a Francesco Frisino, giovane imprenditore 35enne di ritorno da esperienze in Italia e all’estero, che ha scelto di rimettere radici in terra di origine per rilanciare l’attività agricola di famiglia insieme alla sorella Flavia.

«Nel 2020, in piena pandemia, abbiamo deciso di puntare sulla produzione vinicola, partendo dal vigneto già presente tra i nostri ulivi», ha raccontato Frisino, che oggi è tra i simboli del rinnovamento agricolo pugliese.

Soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, che ha sottolineato: «Rilanciare i vitigni autoctoni significa affermare produzioni autentiche, capaci di distinguere la Puglia sui mercati nazionali e internazionali. La scelta dei fratelli Frisino di investire partendo dalla Verdeca dimostra come il valore dell’identità agricola pugliese possa essere la chiave per costruire futuro».

Nella stessa giornata è stato annunciato anche l’evento “Rosati di Sera” by Negroamaro Wine Festival, che si terrà dal 4 al 6 luglio sul lungomare di Brindisi, ulteriore occasione per promuovere le eccellenze vinicole pugliesi.

La Puglia vuole recuperare antichi vitigni

Inaugurata a Verona la 57a edizione del Vinitaly: dazi al centro

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