Continua la polemica tra le associazioni ambientaliste andriesi e la provincia Bat. Pomo della discordia si conferma il progetto di realizzazione della nuova tangenziale ovest.
<< La memoria storica che il Presidente sembra voler offuscare – spiegano Legambiente e i Forum Ambientalisti- ci riporta al 19 maggio 2019, quando le associazioni ambientaliste presentarono un ricorso al Capo dello Stato evidenziando l’erronea valutazione dei fatti e la falsità dei presupposti dello “Studio di fattibilità per Rimessione” elaborato dal RUP della Provincia BAT. Tale studio risultava lacunoso e fuorviante nella rappresentazione del rapporto costi/benefici.>>
<< I numeri parlano chiaro: secondo le stime della Provincia – spiegano gli ambientalisti – l’adeguamento del tracciato esistente avrebbe richiesto un investimento di circa 85 milioni di euro, contro i 32 milioni preventivati per il nuovo tracciato. Cifre che oggi si rivelano clamorosamente sottostimate, confermando quanto da noi denunciato per anni >>.
Gli ambientalisti chiedono quindi la revoca dell’aggiudicazione, come previsto anche dalla clausola che permette all’ente appaltante di non procedere con l’opera, invitando la Provincia anche a prestare particolare attenzione ad altri interventi potenzialmente critici, come il progetto della vasca di laminazione nel Gurgo di Andria, che rischia di compromettere un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.
potrebbe interessarti anche
Carenza di infermieri nella Bat, continua la migrazione dei professionisti
Andria, interdittiva antimafia per una azienda
Barletta, furti e rapine: sgominata baby gang di 17enni
Scontro frontale sulla Ss93: tre feriti, uno in codice rosso
Trani, restyling di Piazza Gradenico: ambientalisti sulle barricate
Trani, festa polizia Penitenziaria: i dati del 2024