Una lunga scia di violenze fisiche e verbali consumate tra le mura di casa, spesso anche davanti alla figlia minorenne. È quanto ha vissuto una giovane donna di poco più di 20 anni ad Andria, prima di trovare il coraggio di denunciare il marito alla Polizia Locale.
Grazie alla segnalazione, presentata lo scorso maggio, le autorità hanno potuto attivare le procedure previste dal Codice Rosso, che tutelano le vittime di violenza domestica. L’uomo, un cittadino tunisino di quasi 30 anni, è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
La donna si era presentata al comando della Polizia Locale visibilmente provata, raccontando episodi ripetuti di aggressioni, insulti e maltrattamenti. Gli agenti hanno subito disposto il suo accompagnamento in ospedale per accertamenti, raccogliendo anche i primi elementi utili all’indagine.
Le violenze sarebbero andate avanti per mesi, fino alla denuncia che ha permesso di fermare l’uomo, ora detenuto in carcere. Una vicenda che riporta l’attenzione sull’importanza di denunciare tempestivamente situazioni di abuso e sull’efficacia degli strumenti di protezione attivati con il Codice Rosso.
L’intervento della Polizia Locale di Andria è stato decisivo per assicurare protezione alla donna e alla figlia, ponendo fine a un dramma familiare che rischiava di continuare nell’ombra.
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