Si è concluso con un risarcimento da 75mila euro il contenzioso tra la Asl Bt e la famiglia di una donna di Andria, deceduta nel frattempo per cause non legate al caso. Al centro della vicenda, un presunto episodio di malasanità del 2017: secondo i familiari della donna, che all’epoca dei fatti aveva 79 anni, la mancata diagnosi tempestiva di un’ischemia avrebbe causato l’amputazione di una gamba, determinando una perdita di chance terapeutica. Dopo accertamenti tecnici e un giudizio ordinario avviato dal tribunale di Trani, è stato raggiunto un accordo economico senza riconoscimento di responsabilità da parte dell’ente. A firmarlo l’unico erede. “Una vittoria della giustizia”, ha commentato l’avvocato Di Marco, legale della famiglia.

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