Con 5 voti favorevoli e 7 contrari, non è passata la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore comunale di Alessano, Paolo Marasco, unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale che si è tenuto nelle scorse, in sessione straordinaria, presso la sala consiliare del comune salentino di circa 6mila abitanti.
La mozione di sfiducia, a firma dei consiglieri di minoranza del gruppo “Futuro Comune”, è scaturita da un post social pubblicato da Marasco subito dopo le celebrazioni dello scorso 25 aprile, 80° anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo.
Esternazione social duramente contestata da parte di cittadini e organizzazioni, tra cui la sezione locale di Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. E alla quale avrebbero fatto seguito, a detta della maggioranza, minacce di morte nei confronti dell’assessore in carica dal 2021, che a sua volta ha rimesso le deleghe nelle mani del sindaco Stendardo.
Tra il clamore dei numerosi presenti alla seduta pubblica del Consiglio e toni da ambo le parti tutt’altro che pacati, il Sindaco e la maggioranza hanno preso le distanze all’unanimità da quanto scritto in rete, asserendo, tuttavia, che Marasco abbia sempre agito correttamente, per il bene della comunità, e definendo quanto accaduto solo un brutto “scivolone”.
«Per quanto mi riguarda è sufficiente che l’assessore abbia abbandonato le deleghe», ha affermato il primo cittadino.
Interpellata da Antenna Sud, la maggioranza non ha voluto rilasciare dichiarazioni al riguardo.
potrebbe interessarti anche
Sfiducia e terzo settore, Emiliano mette in riga la maggioranza
Corona come Borsellino? Il paragone dei maturandi accende il dibattito pubblico
ASL Lecce ottiene da Bureau Veritas Italia la Certificazione per la Parità di Genere
Lecce, tenta di entrare in casa con dentro moglie e figli: arrestato 40enne
Patù, dieci anni di Infiorata: Corpus Domini tra fede e tradizione
Guerra, Meloni alla Camera: “Rischi potenziali enormi”