“Non sono un no vax, ma disprezzo Giuseppe Conte”. Giulio Milani, l’uomo che ha colpito il presidente del Movimento 5 Stelle durante la sua visita a Massa nel pomeriggio di venerdì 5 maggio, allontana l’accusa di “aggressione”. “Ma quale sganassone, è stato uno schiaffo pedagogico. Non ho aggredito Conte, ho semplicemente usato il minimo della forza possibile. È stato un buffetto, per notificargli il disprezzo morale mio e di milioni di persone”, ha detto all’Adnkronos.
“Provo disprezzo per Conte perché ha tradito gli elettori facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone, trascinando l’Italia in guerra dando sostegno al governo Draghi – aggiunge Milani -. Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia. Insieme a Speranza è alla sbarra con l’accusa di epidemia colposa: dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me”.
E se Conte dovesse sporgere denuncia? Milani ha la risposta pronta: “In tal caso spiegherò le mie ragioni in tribunale. Non sono un no vax, ma un editore: gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto, il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm”.
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