È arrivata la sentenza dopo un lungo e complesso percorso giudiziario che ha coinvolto 11 tifosi del Taranto, accusati di aver aggredito tre calciatori della squadra rossoblù. L’episodio si verificò il 22 marzo 2017, durante un allenamento allo stadio Iacovone, e scosse profondamente l’ambiente sportivo tarantino. La vicenda legale ha visto una lunga attesa, con il processo che ha attraversato ben otto anni prima di giungere a conclusione.
Oggi il giudice Laura Orlando del Tribunale di Taranto ha emesso il verdetto: degli 11 imputati, 7 sono stati assolti, mentre 4 sono stati condannati. Le pene inflitte comprendono due condanne a quattro mesi di reclusione, entrambe con la pena sospesa, e due condanne a sei mesi di reclusione, anche queste con la sospensione della pena. Gli imputati erano accusati di gravi reati, tra cui lesioni aggravate, porto abusivo di armi (coltelli), violenza privata e invasione di edificio pubblico. Le indagini della DIGOS della Questura ionica si avvalsero delle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Durante il lungo processo era stata chiesta una pena di due anni, poi notevolmente ridotta grazie alla difesa degli imputati affidata agli avvocati Salvatore e Andrea Maggio e Francesco Nevoli, comunque la prescrizione del reato incombe sul caso, poiché i fatti risalgono a otto anni fa. Uno dei calciatori feriti si è costuito parte civile.
L’aggressione avvenne durante un allenamento e suscitò grande clamore. La squadra, infatti, nella domenica precedente aveva subito una sconfitta a Messina per 3-1 nel campionato di Serie C.
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