Referendum consultivo, conferenza dei servizi, audizione e mozione sull’aeroporto.
Sono le proposte avanzate da Massimiliano Stellato, consigliere regionale e presidente del gruppo misto, a supporto dell’apertura dello scalo ionico ai voli di linea passeggeri.
“La Regione Puglia ha stanziato risorse importanti per il ripristino dello scalo ed ora è giusto che l’investimento in infrastrutture e ammodernamenti abbia un ritorno in termini di passeggeri e di voli di linea – dichiara Stellato. Per agganciare lo strumento legislativo della continuità territoriale che consentirebbe di finanziare lo scalo, ora, è urgente arrivare alla conferenza dei servizi.
Ma sarebbe ancora più importante farlo con la spinta “dal basso” di una consultazione popolare, favorevole all’apertura dello scalo ai voli passeggeri”.
Da qui il rilancio del referendum consultivo su base provinciale, la cui richiesta è stata già depositata in Provincia da uno dei comitati pro-aeroporto.
“Mi associo e rilancio l’utilità della proposta referendaria – prosegue il consigliere regionale. Sul tema c’è una grande voglia di partecipazione. I cittadini vogliono esprimersi sul loro diritto alla mobilità. E il risultato della consultazione sarebbe una carta in più da mettere sul tavolo e fare pesare in sede della successiva conferenza dei servizi, che avrebbe modo di acquisire il dato dell’orientamento del territorio.
Insomma, per Stellato quella del referendum è una chance imperdibile per tentare di centrare l’obiettivo della sperimentazione dello scalo Arlotta ai voli di linea.
Nell’attesa della conferenza dei servizi, il consigliere regionale chiederà un’audizione in commissione Trasporti per conoscere lo stato di avanzamento dell’iter amministrativo propedeutico alla convocazione, coinvolgendo Regione, Aeroporti di Puglia e comitati. Si renderà, altresì, promotore della presentazione di una mozione che impegni il governo regionale a richiedere, al Ministero dei Trasporti, la convocazione della conferenza di servizi.
“Su questa sfida – conclude – non possono esserci divisioni, né steccati politici.”
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