Acciaierie d’Italia: ‘Grave incidente su AFO4’

Poteva avere gravi tipercussioni sugli operai l’incidente che è avvenuto alle ore 20.30 di domenica 8 gennaio sull’altoforno numero 4 della fabbrica ex Ilva Acciaierie d’Italia. Lo scrive VeraLeaks sul proprio sito ufficiale, pubblicando una foto a testimonianza dell’incidente.

Gli operai che hanno assistito all’incidente parlano di uno scenario infernale dove per l’ennesima volta la vita dei lavoratori è stata messa a serio rischio. Questo è ciò che dichiara una fonte a VeraLeaks: “Gli operai hanno rischiato la vita. Per un motivo che ancora non si comprende l’altoforno ha subito un blocco, in gergo si dice che “ha fatto il pieno”. Come una pentola a pressione ciò che stava dentro l’altoforno ha iniziato a risalire verso la testa cercando una via di fuga in pressione: in pochi secondi, con un evento simile ad una esplosione, la ghisa è traboccata sul piano di colata e la loppa che si trova nel bagno di ghisa è salita su sino a ostruire le tubiere e le casse vento, cioè il sistema che immette aria calda all’altoforno a più di mille gradi prendendola dai cowper. Gli interventi al fine del riavvio dell’altoforno sono stati svolti sino a questa mattina anche con l’ausilio delle ditte esterne e l’altoforno è poi ripartito. La ghisa ancora incandescente ha raggiunto il piano di colata comprese le aree dove operano i lavoratori mentre la loppa fusa ed incandescente ha lambito una mensa dove gli stessi operai si fermano in pausa. I lavoratori presenti al momento dell’incidente non sono stati investiti dalla loppa e ghisa liquida solo per una casualità. Su quell’impianto, così come intanti altri dello stabilimento, si rischia la vita tutti i giorni. Afo4 non è nelle condizioni di proseguire la marcia della produzione di ghisa nonostante i 70 milioni di euro spesi solo un anno fa per gli interventi di manutenzione. Quale manutenzione? Afo4 stava saltando in aria e i lavoratori ieri hanno rischiato di non tornare più a casa“.

Oltre alla fotografia pubblicata in questo articolo VeraLeaks ha anche acquisito alcuni video. Tutto il materiale rimane a disposizione della Procura della Repubblica di Taranto.

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