“Mentre si è in attesa che si “consumi” il tanto agognato Consiglio di Amministrazione di Acciaierie d’Italia, previsto, come indicato da Palazzo Chigi, per lo scorso 15 novembre, dopo ben 2 nulla di fatto, ed al quale avrebbe fatto seguito l’assemblea dei soci che dovrebbe decidere se e come partecipare agli investimenti nei siti produttivi, si assiste a una ennesima esternazione dell’ad Lucia Morselli che, in maniera neanche tanto velata, chiede che per la decarbonizzazione se ne faccia carico lo stato”. Ad affermarlo è Alessandro Dipino, segretario provinciale della UGL Metalmeccanici di Taranto.
“Ancora una volta si manifesta quanto continuiamo a sostenere da sempre, ossia che Mittal, socio di maggioranza in Acciaierie d’Italia, voglia fare impresa in Italia esclusivamente con i soldi pubblici – aggiunge Dipino -. Basti ricordare le varie tranche di centinaia di milioni di euro ciascuna sinora arrivate nelle casse dell’azienda, per le quali non è mai stata chiesta alcuna rendicontazione circa le modalità e i termini di utilizzo, proseguendo con l’uso spropositato e unilaterale della Cassa Integrazione Guadagni, sempre ai danni delle finanze dello stato italiano che continua ad essere inerme e sotto il continuo ricatto dell’azienda”.
“Ma l’attuale Governo, così come tutti i precedenti, è miope e continua nel non voler vedere la realtà gravissima nella quale versa la fabbrica, concedendo altro tempo per permetterne la totale distruzione, nonché a estenuare i lavoratori e colpire l’intero tessuto sociale ed economico del territorio“, conclude Dipino.
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