Annarita Sanseverino e Daniela Meli

8 Marzo: più partecipazione femminile per la crescita del Paese

“La partecipazione femminile al mercato del lavoro non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un motore di crescita economica”

L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, continua a essere un’occasione di riflessione sulle sfide ancora aperte in termini di inclusione, parità di genere e lotta alla violenza. Nonostante i progressi, le donne continuano a subire discriminazioni, sia nel mondo del lavoro che nella società.

“La partecipazione femminile al mercato del lavoro non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un motore di crescita economica. Studi dimostrano che le aziende con una maggiore diversità di genere sono più produttive e innovative. Tuttavia, le donne guadagnano ancora meno degli uomini e occupano posizioni di minor prestigio, con forti difficoltà nel conciliare vita lavorativa e familiare, specialmente nel Mezzogiorno”, spiegano Daniela Meli, segretaria della Cisl Taranto Brindisi, e Anna Rita Sanseverino, responsabile del Coordinamento Donne.

L’impegno della Cisl

Sul tema “Donne, Lavoro, Futuro. La Partecipazione che fa crescere il Paese”, la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha organizzato un incontro a Roma per discutere di politiche a sostegno del lavoro femminile, della formazione e della flessibilità. “Anche la Cisl Taranto Brindisi parteciperà all’iniziativa, ribadendo l’importanza della contrattazione aziendale e territoriale per garantire più diritti e migliori condizioni di lavoro alle donne”, sottolineano Meli e Sanseverino.

Welfare e diritti: le sfide da affrontare

Un welfare più inclusivo, servizi di assistenza adeguati, lotta alla violenza e contrasto alle disparità professionali sono le priorità su cui la Cisl continuerà a lavorare. “È fondamentale investire in politiche che permettano alle donne di contribuire pienamente alla crescita economica e sociale del Paese”, concludono le due rappresentanti sindacali.

Papa Francesco ci ricorda che “il contributo femminile è indispensabile, perché la donna sa mettere amore dove questo non c’è e umanità dove l’essere umano fatica a ritrovare sé stesso”. Un monito che deve tradursi in azioni concrete per costruire un futuro più equo e giusto.

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