Brindisi: Valentini e Danucci, ‘Impresa storica’


Fiera del levante

Conferenza stampa di fine stagione del direttore generale del Brindisi Pierluigi Valentini e dell’allenatore Ciro Danucci.

Il dirigente ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa impresa: “Ho avuto il privilegio di fare la Serie C per quasi 5 anni. So le emozioni che si possono provare giocando in certi stadi. Domenica dopo la riunione tecnica del mister ho fatto vedere ai ragazzi il “Vigorito” di Benevento per far capire loro che in alcuni stadi in cui abbiamo giocato non riuscivamo a sentirci dirigenti calcistici e potevano portarci in un altro mondo. Gorzelewski mi ha detto che quando era in campo pensava alle immagine che ho fatto vedere alla squadra prima della partita. Cambierà la storia economica della città, dovremo essere bravi nel rappresentare degnamente la nostra città. Voglio ringraziare chi ci è stato accanto, in primis il nostro media partner Antenna Sud con l’editore Mino Distante, persona vera, che domenica scorsa ci ha chiamato, commosso, per congratularsi per il risultato raggiunto”.

L’allenatore Ciro Danucci ha descritto così la sua stagione: “Nella prima parte del campionato abbiamo raccolto molto meno di ciò che abbiamo seminato. Ma col tempo le statistiche si aggiustano. In certe partite un allenatore ci può fare poco. Il risultato poi è figlio di episodi e tante altre cose. Ma sono contento della qualità di gioco che abbiamo avuto e che abbiamo espresso”. E ancora: “Guardo le partite con occhi diversi da un tifoso o da chi viene allo stadio occasionalmente. Il tifoso guarda la partita con emotività e si fa prendere dal risultato finale. Io vedo, secondo la mia idea di calcio, le gare con grande lucidità. Io non ho mai cambiato modulo perché la squadra mi ha sempre dato l’impressione di dominare le partite. Sono stato esonerato dopo la sfida con il Martina dove abbiamo preso un gol da 35 metri e più volte siamo andati vicini al vantaggio. Naturalmente il risultato è importante, ma ho sempre creduto che questi non possono mai arrivare senza una prestazione degna”.

About Author